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martedì 17 novembre 2009

La poesia si è estinta

Nell'arco della storia gli esseri umani hanno posto, con le loro azioni e con le loro scelte, le basi per la costruzione del mondo in cui oggi ci troviamo a vivere e che ci ostiniamo a chiamare "civiltà". In questa "civiltà" vivono milioni di esseri umani a cui è stata sottratta la propria anima: oggi la nostra vita, nonostante i molteplici progressi sia scientifici che tecnologici, non si è, per nulla, semplificata, anzi se ciò è possibile si è addirittura complicata; chi più e chi meno è impegnato fin dalle prime ore del suo risveglio in qualcosa che può essere la scuola o il lavoro o il semplice divertimento (difatti anche esso ci viene imposto, senza rendercene conto, come qualcosa di necessario e quasi di obbligatorio), tutti i nostri giorni trascorrono nella più totale frenesia, e nella disperata ricerca di cose che sono del tutto inutili. Senza rendercene conto siamo diventati schiavi di questa quotidianeità, che da tempo ci impedisce di pensare, di riflettere, e di nutrire la nostra anima; questa pseudo civiltà ci ha sottratto noi stessi. Oramai viviamo solo per cose inutili ed insignificati e nessuno, o una parte, di noi non sa più godere delle cose semplici: chi di noi può dire di poter trascorrere, non tutto il giorno, ma almeno qualche minuto ad osservare il mare, a contemplare il cielo, a giocare con un bambino, o semplicemente distendersi a contare il trascorre del tempo?
Oggi non c'è più tempo per nulla, tantomeno c'è ne per la poesia; ed è per questo che affermo che la poesia si è estinta, è morta nelle nostre anime, vivendo solo nei cuori di quei pochi che ancora la amano e la sanno apprezzare. Spetta proprio a queste persone riesumarla dai sepolcri dell'animo umano e quest'obiettivo io qui mi propongo di realizzare con chiunque vorrà aiutarmi.

Voglio che questo blog divenga un oasi nel deserto, che chiunque consideri queste pagine come un luogo in cui perdersi e dimenticare ogni cosa. Un ritrovo per tutti coloro che, nonostante gli affanni di una vita frenetica, vogliano, anche solo per pochi minuti, abbandonarsi tra il tenero abbraccio di un verso.

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