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lunedì 18 gennaio 2010

Scritta in una notte buia



Nella nudità della notte
mentre assaporiamo la nostra vita
e il nostro sangue ci riscalda,
mentre l'acqua (piano piano)si ritira nel suo sonno perpetuo
e il treno corre verso il suo oscuro viaggio.
Noi baciamo la notte nella sua pura sensualità
e mentre la strada rapisce le nostre anime
un muto canto di libertà viaggia nell'aria
fugge lontano abbandonandoci qua...
in questa gabbia
intrappolando il dolore dentro di noi.

Tutto cessa
E ancora una volta questo muto canto di libertà.


Simone Evangelista, coautore di questa poesia, è, non solo un grande amico, ma, senza voler esagerare un grande poeta. Ad ogni modo questa poesia che scrivemmo insieme non poco tempo fà (entrò, poi, a far parte di una raccolta, scritta con un nostro comune amico: Antonio De Stefano, dal titolo "Forse Poeti", che custodì le poesie di quel periodo. Malgrado i nostri propositi, questo volume finì dimenticato (come altri progetti non solo miei) in un polveroso scaffale della mia libreria (naturalmente non cercammo mai di farlo pubblicare, è forse fu un bene!).
Ad ogni modo, un paio di giorni fà l'ho ritrovato ed ho deciso di pubblicare questa poesia in particolare, perchè carica di ricordi meravigliosi.
Vi Auguro Una Buona Lettura!

Vittorio Palmieri

1 commenti:

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie

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